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Autore Mi fido di te
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 09-02-2007 08:30  
Ormai per i comici nostrani collaudati dal piccolo schermo, l’approdo ineluttabile e quasi necessario appare quello sulla pellicola, sui teli del grande schermo.
Non sfugge da questa incasellatura l’ultimo film di Massimo Venier, già regista televisivo nonché, giustappunto, direttore delle gesta cinematografiche del trio di Aldo Giovanni e Giacomo, che questa volta porta in scena Ale e Franz, il celebre duo di Zelig, con una storia che propone una tematica a sfondo sociale, cercando di seguire la commedia all’italiana di più buona fattura sul suo campo (non a caso Franz citerà I soliti sospetti in conferenza stampa), una commedia agrodolce che termina, come costume dei tempi recenti, premurosi fino al parossismo nel coccolare il proprio pubblico, con un finale lietamente consolante.
Ale è infatti un piccolo truffatore, autore di modesti raggiri e alle prese con una banda locale di strozzini, deciso ad uscire dal giro e desideroso di mettersi a fare “soldi puliti”. Incrocia sulla sua strada Franz, ex dirigente d’azienda, licenziato, che tira avanti con espedienti (il monologo sul proprio essere l’omino che consegna le cassette di acqua minerale rappresenta uno dei momenti più spassosi del film), e che vede invece nell’abilità di Ale, se pianificata per massimizzare lo sforzo, un’ottima alternativa per mantenere costante il proprio tenore di vita.
L’intrecciarsi di queste due storie scivola via lievemente e più o meno allegramente, facendo leva da un lato sul tema sociale, del disadattamento e del dramma della disoccupazione a quarant’anni, dall’altro sui collaudati schemi comici del duo. Tanto che diverse scene – vedi quella del primo incontro dentro al bar – ricalcano esattamente la gag più famosa dei due vista in televisione, quella del battibecco sulla panchina.
Il vantaggio della pellicola di Venier sta in questo insistere garbatamente, senza forzature, sulla cifra comica dei due, sul volto estremamente espressivo di Ale e su una certa vocazione attoriale di Franz, gestendo bene i tempi comici e le corde drammatiche, offrendo allo spettatore precisi riferimenti visivi e narrativi ai quali aggrapparsi.
Questo, se vogliamo allargare il ragionamento, è anche il maggior difetto del film, che punta su una comicità già sperimentata, già nota al proprio pubblico, risultando così limitante e non esportabile.
Resta così un filmino d’intrattenimento, che piacerà al pubblico affezionato, ma che risulterà tutt’altro che irresistibile ai restanti spettatori.

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 09-08-2008 00:04  
ma ti dirò,ero prevenutissimo,specie dopo la visione de la terza stella,il loro primo film,quello si davvero troppo debitore della loro comicità televisiva,e stancante dopo soli dieci minuti.qua invece il film scorre via veloce,le pretese non sono certo altissime,ma il messaggio di fondo è trattato con coerenza e col giusto rispetto.non si ride a crepapelle,semmai si sorride con un pizzico di amrezza,ed entrambi sono bravi a lasciar perdere le loro macchiette teatrali e calarsi in due veri personaggi,piuttosto completi.piacevole e inatteso,ripeto specie dopo il pessimo debutto.un po' come è capitato a ficarra e picone,mile volte meglio alla opera seconda
ciao!

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